Il progetto OperaViva Roots
La mia storia: dal digitale al legno
Ciao, mi chiamo Giovanni, ho 37 anni, sono originario di Napoli e da pochi mesi mi sono trasferito a Mantova.
La mia vita professionale è sempre stata profondamente legata alla tecnologia: sono un ingegnere informatico, e da oltre sedici anni mi occupo di Business Intelligence, Finance e Analisi Dati. Ho lavorato per aziende grandi e piccole, fino ad arrivare a ruoli di responsabilità come Manager in multinazionali leader del settore.
Un percorso che mi ha dato molto, ma che mi ha anche portato a riflettere.
Per quanto appagante dal punto di vista professionale, sentivo che il contributo che stavo dando alla società restava limitato, confinato dentro schermi e numeri. Le mie giornate scorrevano dietro a monitor, tra dashboard e database. Il mio lavoro generava valore, ma mancava sempre qualcosa: un contatto diretto, tangibile, con ciò che stavo creando. Cercavo un’esperienza che mi riportasse alla materia, alle mani, a un gesto che non fosse soltanto digitale.
Questa esigenza non è nata dal nulla. Se penso alla mia infanzia, ritrovo le stesse radici.
Da bambino passavo ore a costruire castelli con il cartone, immaginando mondi e storie fantastiche. Smontavo qualsiasi cosa mi capitasse tra le mani, mosso da una curiosità insaziabile per capire come funzionassero gli oggetti. Poi quella curiosità manuale si è spostata su un piano più invisibile: la programmazione. Ho iniziato a scrivere codice, a creare universi digitali che esistevano solo su uno schermo. Una sfida entusiasmante, ma col tempo mi sono accorto che stavo perdendo il contatto con la concretezza. Tutto era diventato intangibile, effimero, privo della fisicità che da bambino mi affascinava tanto.
Così è nata la mia voglia di tornare indietro, o meglio, di andare avanti riprendendo in mano ciò che avevo lasciato per strada: il lavoro manuale. Volevo ritrovare la soddisfazione di toccare ciò che creo, di vedere nascere qualcosa di unico sotto le mie mani.
Ed è così che, quasi per gioco e per bisogno di equilibrio, ho iniziato a dedicarmi all’intaglio del legno.
Oggi questa passione è diventata un progetto che si chiama OperaViva Roots: un ponte tra il passato e il futuro, tra artigianato e tecnologia, tra natura e digitale.
Il progetto OperaViva Roots: arte, tecnologia e natura insieme
Le opere che realizzo sono piccole miniature di legno, realizzate con legni di prima scelta.
Lavoro ogni pezzo interamente a mano, utilizzando strumenti di alta qualità, scelti con cura. Molti provengono dall’Ucraina, un paese che sta vivendo un periodo difficile: è un mio modo per sostenere chi continua a produrre eccellenza anche in tempi di guerra.
Ogni miniatura viene rifinita con cera d’api, e cerco di adoperare materiali quanto più naturali e rispettosi dell’ambiente possibile. La pittura avviene con colori acrilici di qualità, e sto ancora esplorando le palette che meglio si sposano con la mia missione artistica.
Le opere hanno uno stile in evoluzione, fatto di semplicità e carattere. Al momento sono squadrate, essenziali, ma con occhi grandi, quasi sproporzionati, quasi a richiamare gli occhi di un bambino che guarda con passione e determinazione il mondo davanti a se. Non cerco la perfezione né il virtuosismo: quello che desidero è dare voce a un’idea, a un’emozione, e farlo in modo autentico. È un percorso ancora agli inizi, e probabilmente le prime opere potranno sembrare un po’ “grezze”. Ma io preferisco definirle pure, sincere, spartane nel senso nobile del termine. Sono l’inizio di un viaggio che crescerà insieme a chi vorrà sostenerlo.
Perché OperaViva Roots non è soltanto artigianato. È un progetto che unisce più mondi:
L’arte manuale → il legno intagliato, unico e irripetibile.
La tecnologia → ogni Opera è accompagnata da un NFT su blockchain Polygon, creato e registrato attraverso OpenSea. Questo NFT funge da certificato digitale di autenticità, eterno e trasferibile, che resta in possesso del cliente a meno che non decida di venderlo. La mia passione per la tecnologia e per le criptovalute mi permette di aggiungere questo livello in più, un ponte tra tradizione e innovazione.
La natura → ogni Opera corrisponde alla piantumazione di un albero reale attraverso Treedom, nella Foresta OperaViva Roots. Non è solo un simbolo: è un contributo concreto, un albero vivo che cresce, porta frutti, e rappresenta un segno tangibile del nostro impegno comune per il pianeta.
In questo modo, ogni volta che scegli un’Opera, non acquisti solo un oggetto artigianale, ma entri in una storia più grande. L’Opera fisica, l’NFT digitale e l’albero reale diventano tre facce della stessa esperienza: qualcosa di unico, che resta nel tempo.
Il progetto, però, non si ferma qui. Il mio obiettivo è che OperaViva Roots diventi anche un veicolo per sostenere cause e associazioni. In futuro, voglio dedicare intere collezioni a:
la salvaguardia delle api, creando opere speciali il cui ricavato vada ad adottare alveari;
la protezione dei mari, finanziando progetti che ripuliscono le nostre coste e difendono la biodiversità marina;
la riforestazione urbana, collaborando con realtà che piantano alberi nelle città per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita.
la salvaguardia delle nostre eccellenze come gli alberi di Ulivo e l’Olio Extravergine di Oliva, tramite l’adozione di ulivi ed uliveti italiani.
Ogni Opera sarà dunque non solo un pezzo unico di artigianato, ma anche un gesto di partecipazione collettiva.
Un altro aspetto fondamentale è la memoria. Le opere vendute non spariranno dal sito: resteranno visibili nella sezione Le Opere, che non restano mie, ma diventano nostre, come in un archivio vivo che racconta il percorso fatto. Ogni pezzo avrà il link al relativo albero, e se lo desideri, riporterò anche il tuo nome accanto all’Opera che hai scelto, come testimonianza del tuo contributo. Sarà un mosaico condiviso, dove ciascuno lascia un segno.
In definitiva, OperaViva Roots è un invito. È un invito a partecipare a un viaggio che parte da me, ma che non ha senso senza gli altri.
È un invito a riscoprire il valore delle cose fatte a mano, a riconoscere la forza della natura e ad accogliere le opportunità del digitale in modo consapevole e utile.
È un invito a piantare radici insieme, per creare un futuro migliore, un’opera alla volta.
Se deciderai di accompagnarmi in questo percorso, non acquisterai soltanto un portachiavi o una miniatura: diventerai parte di un progetto vivo, fatto di arte, tecnologia e natura.
E proprio come l’albero che pianteremo insieme, cresceremo passo dopo passo, vedendo i frutti di ciò che abbiamo seminato.